OSP Karen 180

Dopo oltre 2 anni dalle prime informazioni della sua realizzazione finalmente è arrivata la prima swimbait di O.S.P, e come si poteva immaginare è tutt’altro che un’esca banale. KAREN 180 è stata pensata per essere di facile utilizzo andando incontro al tipo di esperienza di ogni pescatore, potendola interpretare impiegandola con recuperi da swimbait o lineari come un crankbait.

La prima cosa che salta all’occhio è il corpo: la parte della testa in materiale rigido e l’altra in gomma. Nella metà “hard” è alloggiata una paletta square che dona all’esca uno stabile e stretto wobbling, ed essendo più larga del corpo riduce il rischio di incaglio se recuperata facendola urtare sugli ostacoli. Passando poi alla sezione “soft” qui troviamo uno snodo che serve per aumentare la naturalezza del nuoto, un canale scavato per permettere all’aria di rimanere intrappolata dando la postura desiderata, con la testa dell’esca leggermente alzata e infine la seconda ancoretta che è stata collegata al corpo rigido in maniera molto interessante: utilizzando uno spezzone in trecciato infatti non si interferisce con il nuoto (grazie alla sua flessibilità) ed allo stesso tempo la sua resistenza permette di resistere ai combattimenti con grandi pesci. Particolare attenzione è stata data anche per il materiale in gomma che ha il giusto equilibrio tra morbidezza per un movimento naturale e resistenza per resistere in maniera eccellente quanto in fase di lancio e recupero quanto in quella di combattimento.

Il campo di utilizzo di questa swimbait è vasto risultando perfetta sia in open water sia in zone attorno a cover grazie anche alla sua alta capacità di essere skippata e, rimuovendo l’ancorotto posteriore, può essere impiegata per approcci alle cover più aggressivi. 

I recuperi che si adattano a questa swim sono moltissimi andando a consolidare la sua spiccata polivalenza. Quando ci sono pesci che predano più a ridosso della superficie il dead sticking o un recupero estremamente lento possono risultare catturanti, in aggiunta si possono alternare nel recupero anche corti twitch per simulare un pesce morente oppure jerkate brevi per simulare pesci che fuggono, entrambi comportamenti che stimolano l’attacco del bass. Come anticipato in precedenza la swimbait si composta bene anche in caso di recuperi lineari come un crankbait, meglio urtando ostacoli come sassi o rami. Infine, grazie alle sue caratteristiche, mantiene bene l’assetto nei recuperi veloci per stimolare la reazione istintiva del bass.

Attrezzatura raccomandata: canna 7ft MH o H, filo fluorocarbon 14-20lb

Nella confezione è già presente una coda di ricambio in caso si necessiti una sostituzione della stessa.

O.S.P consiglia di separare la parte di gomma in caso di lungo inutilizzo dell’esca per preservarla più possibile.